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Co-infezione HCV e HIV: regressione della fibrosi epatica nei pazienti con risposta virale sostenuta al trattamento con Peginterferone alfa e Ribavirina


Nei pazienti con co-infezione da virus della immunodeficienza umana ( HIV ) e virus della epatite C ( HCV ), la clearance sostenuta di HCV RNA dopo un ciclo di trattamento antivirale è risultato essere il principale fattore determinante della regressione della fibrosi epatica.

Il non-trattamento della infezione da virus HCV aumenta la probabilità di sviluppare fibrosi epatica in fase avanzata.

Sono stati studiati 498 pazienti co-infettati con virus HIV e virus HCV, sottoposti a valutazione della fibrosi epatica con elastometria ( FibroScan ).

Sulla base della risposta al trattamento con Peginterferone alfa e Ribavirina, i pazienti sono stati classificati in uno di 5 gruppi: risposta virologica sostenuta ( n=138 ), recidiva ( n=40 ), risposta parziale ( n=61 ), risposta nulla ( n=71 ), naïve al trattamento ( non-trattati ) ( n=188 ).

Dopo un periodo di follow-up mediano di 53 mesi, è stata riscontrata una minore progressione della fibrosi epatica nel gruppo con risposta virologica sostenuta ( 7.2% ) rispetto ai pazienti recidivanti ( 25.0%, p=0.002 ), pazienti con risposta parziale ( 23.0%, p= 0.002 ), i responder nulli ( 29.6%, p inferiore a 0.001 ), e nei pazienti naïve al trattamento ( 19.7%, p= 0.002 ).

Inoltre, la regressione della cirrosi era più frequente nei pazienti con risposta virologica sostenuta ( 11.0% ) che nei responder nulli ( 2.8%, p=0.04 ) e nei pazienti naïve al trattamento ( 1.6%, p inferiore a 0.001 ).


La regressione a stadio di fibrosi epatica F0-F2 o una diminuzione della rigidità epatica maggiore del 30% è risultata più frequente nel gruppo risposta virologica sostenuta rispetto ai pazienti naïve al trattamento ( 21.7% vs 7.4%, p inferiore a 0.001 ).

La rigidità epatica mediana è diminuita in modo significativo nel gruppo risposta virologica sostenuta ( P inferiore a 0.001 ), mentre un aumento è stato osservato nei responder nulli ( p=0.01 ).

Questo studio ha mostrato i benefici del trattamento efficace della epatite C ed i benefici sul rischio di malattia epatica grave. ( Xagena2013 )

Fonte: International Conference on Viral Hepatitis ( ICVH ), 2013


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