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Efficacia di Telaprevir nei pazienti cirrotici con epatite C cronica genotipo 1


Durante il Congresso dell’American Association for the Society of Liver Disease ( AASLD ) sono stati presentati nuovi dati riguardanti l’efficacia e la sicurezza di Telaprevir ( Incivek, Incivo ) nei pazienti cirrotici che avevano fallito precedenti trattamenti.

I risultati di una sotto-analisi dello studio di fase III REALIZE hanno mostrato che Telaprevir, in combinazione con Interferone pegilato e Ribavirina, è risultato associato a una risposta virologica sostenuta significativamente più alta rispetto al trattamento con PegInterferone e Ribavirina nei pazienti con cirrosi e con infezione cronica da virus dell’epatite C ( HCV ), genotipo 1 ( 47% versus 10% ).

I risultati hanno mostrato che i pazienti con cirrosi hanno presentato percentuali di guarigione significativamente più alte, in seguito al trattamento con un regime basato su Telaprevir, rispetto al solo trattamento con PegInterferone e Ribavirina.
I pazienti con cirrosi avevano una più bassa percentuale di guarigione rispetto ai pazienti senza cirrosi ( ad eccezione dei pazienti con recidiva ad un precedente trattamento ); il trattamento con Telaprevir ha prodotto una guarigione in circa la metà di tutti i pazienti con cirrosi.

REALIZE è uno studio, randomizzato, in doppio cieco e controllato verso placebo, che ha confrontato l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di Telaprevir in 662 pazienti affetti da infezione cronica da virus HCV, genotipo 1, che avevano fallito trattamenti precedenti con PegInterferone e Ribavirina.
I pazienti sono stati trattati per 48 settimane con Interferone peghilato e Ribavirina, oppure con uno di due regimi basati su Telaprevir: 12 settimane con Telaprevir, PegInterferone e Ribavirina ( triplice terapia ), più 36 settimane con solo PegInterferone e Ribavirina ( duplice terapia ); oppure 4 settimane con la duplice terapia, seguita da 12 settimane di triplice terapia e 32 settimane con la duplice terapia.

Tra gli eventi avversi, il rash cutaneo, il prurito e l’anemia ( emoglobina inferiore a 10 g/dL ) sono risultati più frequenti nei pazienti con cirrosi trattati con Telaprevir ( 37%, 51%, 33% rispettivamente ), che nei pazienti trattati solamente con Peg-Interferone e Ribavirina ( 27%, 35%, 27%, rispettivamente ).
Gli eventi avversi hanno causato l’interruzione del trattamento con Telaprevir nel 15% dei pazienti con cirrosi e nell’11% dei pazienti senza cirrosi.

Nel settembre 2011, la Commissione Europea ha approvato Telaprevir in associazione a Peginterferone alfa e Ribavirina, per il trattamento della epatite C cronica, genotipo 1, in pazienti naive al trattamento ( mai trattati ) o già trattati con PegInterferone da solo o in combinazione con Ribavirina. L’approvazione si è basata sui risultati di tre studi di fase III, che hanno coinvolto un totale di 2.290 pazienti: ADVANCE, ILLUMINATE e REALIZE.

Analisi ulteriori dello studio REALIZE hanno confermato che la precedente risposta al trattamento può essere un più accurato predittore di efficacia rispetto alla risposta alla fase lead-in di 4 settimane.
I pazienti recidivanti o pazienti responder parziali al precedente trattamento con una scarsa risposta dopo la fase lead-in di 4 settimane con PegInterferone e Ribavirina, hanno ottenuto un più alto tasso di guarigione in risposta alla terapia basata su Telaprevir, rispetto ai precedenti responder nulli.

Un’analisi ad interim sullo studio EXTEND ha evidenziato che il 99% dei pazienti, che hanno raggiunto una cura, dopo essere stati trattati con Telaprevir, hanno mantenuto i livelli di HCV RNA non-rilevabili in un follow-up mediano a 12 mesi.
Un paziente ha avuto una recidiva tardiva a 44 settimane, dopo interruzione precoce del trattamento.
Tra i pazienti che invece non sono guariti, le varianti associate alla resistenza a Telaprevir non sono più state riscontrate nell’83% dei casi, durante un periodo di follow-up mediano di 29 mesi. ( Xagena2011 )

Fonte: American Association for the Study of Liver Disease ( AASLD ), 2011


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